Il futuro è delle botteghe secondo Slow Food: “Un’ancora di salvezza, presìdi di fiducia del territorio”

Il futuro delle botteghe e le botteghe del futuro. Un gioco di parole per ripensare a un sistema alimentare differente, più sostenibile e a misura d’uomo. Un ritorno alle origini che in questo periodo di emergenza sanitaria sembra uno spot per il domani. Quanto Confesercenti sostiene dalla sua fondazione è oggi più che mai tema di attualità.
Non è un caso, infatti, come scrive Carlo Petrini in un suo editoriale su slowfood.it, che le botteghe alimentari siano tornate al centro della socialità: “Le botteghe, difatti, hanno un elemento distintivo che in situazioni come quella odierna (e non solo) potrebbero davvero fare la differenza: la loro funzione – afferma Petrini – non è solo di mero servizio distributivo, bensì di relazione; veri e propri presìdi di fiducia del territorio e del tessuto sociale, rappresentano un’ancora di salvezza per molti paesi che così si sentono meno isolati”.
Un antidoto naturale alle difficoltà che sta vivendo il nostro Paese, uno spot alla socialità, alle relazioni interpersonali, a un modo di vivere che riporti le strade e i quartieri delle nostre città al centro della quotidianità.
Qui il link all’editoriale integrale di Carlo Petrini : https://www.slowfood.it/carlo-petrini-oggi-piu-che-mai-le-botteghe-alimentari-fanno-la-differenza/