In occasione delle XIII giornate Europee del Commercio e del Turismo Urbano 2015 che si sono svolte a Ferrara il 19 e 20 aprile 2015, è stato redatto un documento conclusivo della manifestazione internazionale per sintetizzare e riepilogare i temi e le richieste più importanti di Ancestor e Confesercenti in materia di commercio e attività economiche delle città. Questo documento è stato denominato “CARTA DI FERRARA” e tradotto nelle lingue dei paesi di provenienza dei partner di Vitrines d’Europe. Si tratta di dieci punti qui sotto sintetizzati da portare all’attenzione di amministrazioni e governi perché si possa fare qualcosa per salvaguardare uno dei patrimoni e ricchezze dell’economia italiana, ovvero la piccola e media impresa specializzata in commercio e turismo, che si trova nei centri cittadini
ECCO COME SALVARE E VALORIZZARE LE P.M.I. COMMERCIALI E TURISTICHE delle città:
1) forte e concreta attenzione alle piccole imprese del commercio di prossimità e di vicinato, patrimonio economico e professionale che va salvaguardato. Per loro bisognerebbe stilare norme ad hoc allo scopo di alleggerire la pressione fiscale, la burocrazia, contenere i canoni di locazione, ridurre i costi di fornitura dei servizi e agevolare le start-up.
2)Valorizzare il ruolo e l’impatto economico che il turismo e la cultura hanno sulle altre attività economiche delle città e sulla vita quotidiana della popolazione residente
3)Valorizzare i mercati come punto di attrazione nei diversi punti della città.
4)Aiutare e agevolare le piccole imprese del commercio ad accedere a bandi europei a fondo perduto per turismo commercio e servizi, in particolare per quanto riguarda e-commerce e inserimento nel commercio virtuale.
5)Semplificare burocrazia e pressione fiscale soprattutto per le piccole imprese a conduzione familiare.
6) Combattere commecio illegale, abusivisimo e contraffazione.
7) Garantire alle p.m.i. un miglior accesso al credito e al mercato dei capitali.
8)Potenziare e migliorare l’attrattività, l’accessibilità e la raggiungibilità delle città, attraverso ad esempio una maggiore qualità urbana, sicurezza, efficienza dei trasporti e dei parcheggi.
9)Rivedere la Direttiva Europea Servizi (Bolkestein), soprattutto per quanto riguarda la deregolamentazione per alcune attività economiche che penalizzano le piccole imprese
10) Chiedere all’Unione Europea e ai Governi di attuare uno specifico programma con finanziamenti adeguati per incentivare l’aggregazione tra imprese commerciali favorendo e gli centri commerciali naturali, distretti urbani del commercio, consorzi o reti di imprese.
In allegato il documento completo