I dehors supportano le città: vanno agevolati. I risultati dell’indagine conoscitiva SWG per Fiepet Confesercenti

Questi i risultati dell’indagine conoscitiva realizzata nei giorni scorsi dalla nostra sede Nazionale, condotta da SWG per verificare le opinioni della clientela rispetto ai posti all’aperto e al loro mantenimento in disponibilità anche tutto l’anno, dei dehors.

Come si evince dai dati che alleghiamo, è ampiamente gradito questo “lascito” della pandemia e Confesercenti, facendosi interprete dei propri aderenti del settore e delle aspettative della clientela, nel commentare positivamente questi giudizi, con la presente invita le amministrazioni ad impegnarsi attivamente per continuare a consentire queste esposizioni, senza aumenti dei costi del plateatico, partendo dal presupposto che a fine anno, salvo ulteriori provvedimenti governativi, scadrà la moratoria in deroga e sarebbero a rischio “Un tavolo su due”.

La rete italiana dei pubblici esercizi ha sempre previsto spazi fuori dal locale per il consumo, grazie anche al fattore climatico. La quantità di posti all’esterno – dai dehors più strutturati ai semplici tavolini all’aperto – è però aumentata rapidamente con la pandemia, quando la stessa Autorità Sanitaria ha consigliato il consumo all’aperto per ridurre i rischi di contagio. Solo nel 2021, secondo le stime Fiepet Confesercenti, le imprese del Paese, hanno allestito nuovi spazi esterni per un totale complessivo di quasi 750mila metri quadri, pari a 180mila tavoli. 

Dall’indagine emerge che tre italiani su quattro promuovono l’aumento di posti all’aperto di ristoranti e bar, concertati con le amministrazioni comunali. Inoltre sono risultati graditi a residenti e turisti, tanto che per alcuni le “distese” servono anche a contrastare la “Malamovida” e a tal fine, per il 60% degli intervistati, andrebbero mantenuti agibili anche in inverno.

La recente indagine di Fiepet nazionale dunque può servire affinché anche le imprese parmensi e i consumatori siano tenuti in considerazione, auspicando in particolare  che venga resa stabile l’attuale situazione espositiva e tariffaria, che ha dimostrato di sostenere la ripresa del settore, non arrecare alcun danno né ai monumenti né alla viabilità, anzi nei centri urbani ha permesso in alcuni casi di sperimentare nuove e utili pedonalizzazioni, anche per fasce orarie, che hanno contribuito alla locale riqualificazione urbana.