Normativa degli hobbisti Emilia Romagna, il disappunto del presidente di Anva Regionale

Normativa degli hobbisti Emilia Romagna“Gent.ssimi vi scrivo per esprimere tutto il mio disappunto per la “piega” che ha preso la nuova normativa regionale degli hobbisti.
Comprendo che le pressioni da parte di alcuni amministratori, Proloco ecc, siano state parecchie, ma dopo anni di discussione francamente mi aspettavo che una volta presa una decisione così importante, si avesse il coraggio di portarla fino in fondo. Mi pare che questo sia un elemento fondamentale per mantenere la credibilità delle istituzioni.
Cosa costava, mi chiedo, aspettare luglio, attendere le conclusioni previste dalla clausola valutativa, per apportare le necessarie modifiche alla norma sulla base di valutazioni di merito acquisite sulla base dell’esperienza fatta.
Questo avrebbe permesso di far emergere dal sommerso buona parte di chi ha fatto dell’hobbismo un’attività in nero, perché non avrebbe potuto permettersi di restare nell’ombra per tutta la primavera e buona parte dell’estate.

Invece si è preferito, prima dare l’illusione della proroga e poi svuotare la norma senza che neanche entrasse in vigore (con due delibere di giunta peraltro), dando quindi ragione a quanti (Comuni , proloco e organizzatori vari) fin dallo scorso anno, continuavano a ripetere a tutti gli hobbisti di stare tranquilli, che tanto la legge sarebbe comunque cambiata e non era necessario mettersi in regola.
Nonostante tutto alcuni Comuni, anche importanti hanno cominciato ad applicare la normativa, prendendola sul serio, qualche hobbista il tesserino l’ha preso. Vi invito, ora, a mettervi nei panni di chi ha speso 200 euro per il tesserino, ora praticamente inutile, visto che tutti i mercatini diverranno del Riuso e di quei Comuni che hanno messo in moto il meccanismo amministrativo di regolarizzazione degli hobbisti e che vedono ora premiate quelle amministrazioni che nulla avevano fatto.
Infatti, come avevamo ampiamente previsto (ma come anche volevano quanti hanno pensato a costruire e realizzare quella delibera sul riuso) tutti i mercatini si stanno trasformando in mercati del riuso come ad esempio il comune di Medicina (BO), che ha trasformato il suo storico mercatino dell’antiquariato in riuso o come la manifestazione ” Commercianti per un giorno” della quale vi allego la pubblicità. Perdonatemi ma questa storia non è seria e non è degna della Regione Emilia-
Romagna e della sua tradizione amministrativa. Da esempio virtuoso, in questo caso, potremmo diventare lo zimbello delle altre Regioni.

Non pensiate che le pressioni siano venute solo dai vostri Comuni; anche al nostro interno non si è scherzato e i nostri associati del commercio in sede fissa hanno fatto parecchie pressioni, minacciando di andarsene dall’associazione, ma questo non ci fatto cambiare idea sull’importanza della legalità nel commercio e sull’opportunità di sostenere alcune giuste battaglie e questo nonostante la crisi pesantissima che stiamo vivendo e che travolgendo tante piccole aziende, le loro famiglie e spesso i risparmi di una vita di lavoro. E questo senza ammortizzatori sociali, nel silenzio di molti anche se sempre con grande dignità.
Purtroppo con la vostra Delibera di Giunta avete scontentato tutti, anzi quasi tutti: di certo avrete fatto contenti tutti quei finti hobbisti che potranno continuare a lavorare in nero protetti delle vostre modifiche normative.
Ormai consiglieremo anche ai pochi antiquari ambulanti che hanno resistito fino ad ora, di rinunciare alla partita IVA (a che pro continuare a resistere, quando le leggi premiano i furbi!).

D’altra parte siamo in Italia, scusate l’amarezza ma pensavo che la mia Regione fosse diversa .

Presidente Regionale Anva-Confesercenti
Dario Domenichini”