Bando “Sostegno all’imprenditoria femminile”

La Regione Emilia-Romagna intende promuovere l’imprenditoria femminile tramite lo sviluppo delle nuove imprese e il consolidamento di quelle esistenti.
L’aiuto è finalizzato a erogare contributi a fondo perduto a favore di piccole e medie imprese aventi unità locale nel territorio dell’Emilia-Romagna, con lo scopo di favorire la crescita dell’iniziativa imprenditoriale femminile. Le risorse disponibili per finanziare i progetti ammissibili sono pari a complessivi 3.000.000 €.

BENEFICIARI
Possono presentare domanda le PMI con sede legale e/o operativa in Emilia-Romagna, a “prevalente partecipazione femminile” così individuate:
a) le imprese individuali in cui il titolare sia una donna;
b) le società di persone e le società cooperative in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60% dei componenti la compagine sociale, indipendentemente dalle quote di capitale detenute;
c) le società di capitali in cui le donne detengano almeno i due terzi delle quote di capitale e costituiscano almeno i due terzi del totale dei componenti dell’organo di amministrazione.
Sono escluse le imprese agricole.
Le imprese, al momento della presentazione della domanda di contributo devono essere regolarmente costituite ed iscritte nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio (non è
richiesto, al momento della domanda di contributo, che le imprese siano attive. Tale requisito è richiesto e verrà verificato, invece, al momento della rendicontazione delle spese).Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo.

CARATTERISTICHE DEL CONTRIBUTO
Il contributo sarà concesso nella forma del fondo perduto, nella misura massima del 50% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a euro 80.000,00 e sarà calcolato come segue:
a) una quota parte sarà determinata in misura pari al 30% della spesa ritenuta ammissibile;
b) una eventuale quota parte concedibile fino ad un massimo del 15% della spesa ritenuta ammissibile, a copertura del costo per interessi da sostenersi per l’attivazione di un mutuo necessario per effettuare l’investimento.
c) un ulteriore incremento di 5 punti percentuali, a condizione che nella domanda sia espressamente richiesta e successivamente verificata, almeno una delle seguenti ipotesi:
1) nel caso in cui i progetti proposti abbiano una ricaduta positiva effettiva in termini di incremento occupazionale a tempo indeterminato e stabile.
2) nel caso in cui, il soggetto richiedente sia in possesso del rating di legalità.
3) nel caso in cui, la sede operativa o unità locale oggetto dell’intervento sia localizzata nelle aree montane.
4) nel caso in cui, la sede operativa o unità locale oggetto dell’intervento sia localizzata nelle aree interne dell’Emilia-Romagna, così come individuate nell’Allegato B alla Deliberazione di Giunta n. 512/2022.
5) nel caso in cui, la sede operativa o unità locale oggetto dell’intervento sia localizzata nelle aree dell’Emilia-Romagna comprese nella carta nazionale degli aiuti di stato a finalità.
6) nel caso in cui gli interventi contenuti nel progetto prevedano il recupero dei materiali e la conseguente riduzione della produzione di rifiuti.
La dimensione minima di investimento ammesso pari a 20.000 euro

INTERVENTI AMMESSI
Sono finanziabili gli interventi da realizzare sul territorio regionale a favore della crescita e del consolidamento dell’imprenditoria femminile.
Tali interventi dovranno essere rivolti ad aumentare la competitività e la qualità delle imprese gestite da donne, ed evidenziare, ove possibile, lo stretto legame tra le pari opportunità, il business aziendale e la qualità del lavoro, ad esempio, in procedimenti relativi:
– all’innovazione e valorizzazione di prodotto e dei sistemi di vendita;
– al miglioramento dell’efficienza dei processi di erogazione dei servizi, all’innovazione dei servizi con particolare riferimento alla messa a punto ed alla sperimentazione di metodologie e applicazioni innovative nel campo della progettazione, dei processi e del
monitoraggio;
– alla informatizzazione e alle innovazioni di processo;
– allo sviluppo innovativo dei sistemi informatici-informativi e dei processi di digitalizzazione del lavoro;
– ad implementare e diffondere metodi di promozione, acquisto e vendita on line di servizi nonché a sviluppare nuove funzioni avanzate nel rapporto con la clientela;
– a sviluppare sistemi di sicurezza informatica;
– alla riqualificazione estetica e funzionale del laboratorio/punto vendita;
– all’automatizzazione e informatizzazione dell’attività anche con acquisto di strumenti e attrezzature professionali tecnico-strumentali e tecnologiche;
– al riposizionamento strategico dell’attività;
– a implementare sistemi di controllo di gestione e valutazione economica dell’attività;
– all’introduzioni di soluzioni in grado di consentire lo sviluppo di un contesto e di un’organizzazione lavorativa tali da agevolare la conciliazione delle responsabilità lavorative e di quelle familiari.

SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese relative a:
a) acquisto di macchinari e attrezzature, infrastrutture telematiche e digitali;
b) acquisto di brevetti, licenze software, cloud e servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale, necessari al conseguimento degli obiettivi dell’intervento;
c) consulenze, destinate all’aumento della produttività, all’innovazione organizzativa, al trasferimento delle tecnologie, alla ricerca di nuovi mercati per il collocamento dei prodotti, gli studi di fattibilità e i piani d’impresa, comprensivi dell’analisi di mercato, gli studi per la valutazione dell’impatto ambientale, le spese relative ad iniziative e campagne promozionali debitamente motivate e contestualizzate.
Tali spese saranno riconosciute nella misura massima del 30% della somma delle spese di cui alle lettere a+b;
d) opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, funzionali alla realizzazione del progetto, riconosciute nel limite massimo di 5.000 euro;
e) costi generali nella misura massima del 5% dei costi diretti ammissibili dell’operazione, ovvero della somma delle spese di cui alle lettere a+b+c+d. Possono rientrare in questa voce le spese per la definizione e gestione del progetto (compreso l’addestramento del personale per l’acquisizione delle nuove competenze richieste dall’utilizzo dei beni acquistati) che non sono ricomprese nelle voci di cui alle lett. a), b), c) e d) e che non fanno parte delle spese escluse, ai sensi del paragrafo successivo.
Pertanto, in fase di rendicontazione, il beneficiario del contributo, per questa spesa, è esonerato dal presentare la relativa documentazione contabile.
I progetti ammessi devono essere avviati a partire dal 01/01/2023 ed essere conclusi entro il 31/12/2023.

SCADENZE
La domanda dovrà essere presentata dalle ore 10.00 del giorno 24 febbraio 2023 alle ore 13.00 del giorno 28 marzo 2023, per
interventi da realizzarsi entro il 31 dicembre 2023.

INFO
Confesercenti Parma – Sig. Tiziano Tanzi – tizianotanzi@confesercentiparma.it – 0521.382695 – 348.7119176.