Pagamenti elettronici, Presidente Chittolini: “Sanzioni inique, commissioni insostenibili per le piccole imprese”. Antolini: “Pagare il caffè con il Pos? Conviene offrirlo”

La Gazzetta di Parma dedica una pagina, nell’edizione del 5 luglio 2022, all’obbligo per tutti gli esercenti di accettare pagamenti elettronici. Dal 30 giugno scorso infatti, per effetto del decreto legge 36 del 30 aprile 2022, sono previste sanzioni per chi non accetta pagamenti con il Pos.

La Presidente di Confesercenti Parma Francesca Chittolini sottolinea nel suo intervento: “Il punto di partenza, da parte degli imprenditori e dei nostri associati, è sempre il rispetto delle direttive e degli obblighi, ma bisogna ragionare sulla situazione delle sanzioni, che è iniqua per le piccole e piccolissime imprese. Considerando che, soprattutto alcune categorie, come le realtà del commercio e dei servizi, sono caratterizzate da margini molto stretti e rischiano, con l’uso del pagamento elettronico, di azzerare o andare in perdita per effetto delle commissioni ed è una situazione che abbiamo sottolineato a tutti i livelli. Il Pos è comodo ed è un valore aggiunto di sicurezza – conclude la presidente Chittolini -, ma è necessario che gli imprenditori siano messi nelle condizioni di poter operare senza perdere i loro margini“.

Il tema dei pagamenti elettronici rimane di stretta attualità e sulla Gazzetta di Parma del 6 luglio 2022, sulla pagina di Fidenza, interviene anche Claudio Antolini, Presidente di Confesercenti Fidenza e titolare della Taverna del Pellegrino: “Sono d’accordo sull’utilizzo del Pos, un pò meno per quanto riguarda il pagamento, magari di un caffè, con la carta di credito. A questo punto conviene offrirglielo. Se in una giornata dieci clienti pagano il caffè con la carta di credito, tra commissioni e altro, non portiamo a casa niente. E poi c’è anche un canone mensile da pagare per il Pos. A mio avviso sarebbe opportuno mettere un tetto, altrimenti non si fa che peggiorare la situazione, già molto compromessa. Sono imposizioni che non aiutano, ma affossano quel poco che resta da salvare. A parte la crisi, si richia di nuovo una chiusura. Sarebbe davvero la fine