Aggiornamento protocollo Covid sui luoghi di lavoro: ffp2 raccomandate fino al 31 ottobre, smart working per le persone fragili

Tra ministero del Lavoro, ministero della Salute, MISE, INAIL e parti sociali è stato siglato il Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro. Il Protocollo aggiorna e rinnova i precedenti accordi su invito del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del ministro della Salute, che hanno promosso un nuovo confronto tra le Parti sociali.

Il documento tiene conto delle misure di contrasto e di contenimento della diffusione del SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro, già contenute nei Protocolli condivisi sottoscritti successivamente alla dichiarazione dello stato di emergenza, in particolare il 14 marzo, il 24 aprile 2020, il 6 aprile 2021, sviluppati anche con il contributo tecnico-scientifico dell’INAIL.

Il Protocollo aggiorna tali misure, tenuto conto dei vari provvedimenti adottati dal governo, dal ministero della Salute nonché della legislazione vigente. A tal fine, contiene linee guida condivise tra le Parti per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio in considerazione dell’attuale situazione epidemiologica e della necessità di conservare misure efficaci per prevenire il rischio di contagio.

Nello specifico, gli esiti del costante monitoraggio sulla circolazione di varianti di virus SARS-CoV-2 ad alta trasmissibilità delle ultime settimane sottolineano l’importanza di garantire condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti e delle modalità di lavoro a specifica tutela dei lavoratori stessi.

L’attuale Protocollo è più snello e contiene una serie di misure di prevenzione che tengono conto dell’evoluzione della situazione pandemica: è una semplificazione importante del quadro di regole ma non è un liberi tutti, considerata l’impennata dei contagi di questi giorni.

Grande senso di responsabilità è stato dimostrato da tutte le parti sociali che, in un momento di ripresa dei contagi hanno saputo fissare alcune regole-chiave che avranno un ruolo importante nel contribuire al contenimento del virus. L’impegno è stato unanime per adottare misure adeguate ad affrontare l’attuale fase pandemica.

Le misure prevenzionali riguardano le informazioni, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, a tutti i lavoratori e a chiunque entri nel luogo di lavoro del rischio di contagio da Covid-19, le modalità di ingresso nei luoghi di lavoro, la gestione degli appalti, la pulizia e la sanificazione dei locali e il ricambio dell’aria, le precauzioni igieniche personali, i dispositivi di protezione delle vie respiratorie, la gestione degli spazi comuni, la gestione dell’entrata e uscita dei dipendenti, la gestione di una persona sintomatica in azienda, la sorveglianza sanitaria, il lavoro agile, la protezione rafforzata dei lavoratori fragili.

Centrale è il ruolo dei comitati aziendali per l’applicazione e la verifica delle regole prevenzione.

Le Parti si impegnano a incontrarsi ove si registrino mutamenti dell’attuale quadro epidemiologico che richiedano una ridefinizione delle misure prevenzionali qui condivise e comunque entro il 31 ottobre 2022 per verificare l‘aggiornamento delle medesime misure.

Vediamo le principali misure in vigore fino al 31 ottobre 2022

Controlli della temperatura
Per l’accesso in azienda il lavoratore continuerà ad essere sottoposto alla misurazione della temperatura corporea, che non dovrà essere superirore a 37,5 gradi. Se superiore, non sarà consentito l’ingresso al lavoratore, che sarà isolato, dovrà indossare la Ffp2 e contattare il proprio medico curante.

Mascherine Ffp2: via l’obbligo, restano raccomandate
Le mascherine Ffp2 sul luogo di lavoro non sono più obbligatorie, ma resta raccomandato l’uso, soprattutto per i più fragili e i più a rischio di contrarre il Covid, e in ambienti chiusi dove non è possibile mantenere il distanziamento di almeno un metro. Il datore di lavoro dovrà comunque mettere a disposizione Ffp2 per tutti i lavoratori. Inoltre, sarà il datore di lavoro, “su specifica indicazione del medico competente o del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi” a individuare “particolari gruppi di lavoratori” ai quali fornire le Ffp2 da indossare, “avendo particolare attenzione ai soggetti fragili”. Analoghe misure “sono individuate anche nell’ipotesi in cui sia necessario gestire un focolaio infettivo in azienda”.

Mensa e spazi comuni
L’accesso agli spazi comuni, come mense aziendali, spogliatoi, aree fumatori, resta contingentato. Nel protocollo è inoltre consigliato di scaglionare gli orari di ingresso e uscita da lavoro.

Sanificazione
Continua ad essere prevista la sanificazione periodica delle postazioni di lavoro e dei locali e il lavoratore deve lavarsi spesso le mani.

Smart working
Si torna in ufficio, ma per le persone fragili è consigliato lo smart working. Nel protocollo aggiornato si legge infatti che “pur nel mutato contesto e preso atto del venir meno dell’emergenza pandemica, si ritiene che il lavoro agile rappresenti, anche nella situazione attuale, uno strumento utile per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti ai rischi derivanti dalla malattia”.

Consulta il PROTOCOLLO COVID aggiornato al 30 giugno 2022