Il Governo riconosce l’esenzione dalla Cosap anche agli ambulanti

Anva parzialmente soddisfatta, marzo e aprile saranno rimborsati, ma occorreva fare di più.
Con la definitiva approvazione del disegno di legge di conversione del “DL Rilancio” (decreto legge n. 34/2020), ora in via di pubblicazione in G.U., le proposte che abbiamo caldeggiato in relazione all’esonero degli operatori del commercio su aree pubbliche dal pagamento di TOSAP/COSAP a causa dell’emergenza Covid-19 e della sospensione dell’attività sono ora legge dello Stato, anche se detto esonero riguarda solo i mesi di marzo ed aprile e non tutto il periodo sperato.
Sarà comunque nostro impegno lavorare affinché nei prossimi provvedimenti sia posto rimedio a questa decisione, che non ci soddisfa, in quanto gli operatori del commercio su aree pubbliche hanno iniziato a subire le conseguenze dell’emergenza fin dalla metà del mese di febbraio e l’esercizio dell’attività gli è stato impedito almeno fino alla fine del mese di maggio, senza contare che, come peraltro previsto a beneficio di altre categorie imprenditoriali altrettanto meritevoli, l’estensione dell’esonero per ulteriori mesi (fino al 31 ottobre 2020) costituirebbe un giusto riconoscimento ed un adeguato incentivo per una categoria tra le più colpite dalla crisi innescata dalla pandemia.
Cogliamo l’occasione per evidenziare l’inserimento, all’interno dell’art. 181 del disegno di legge, dei commi 4- bis e 4-ter, relativi al rinnovo duodecennale delle concessioni per il commercio su aree pubbliche, nel testo identico a quello già presentato in occasione dell’approvazione de decreto milleproroghe e poi inopinatamente ritirato nel gennaio scorso. Con ciò si pone termine, ci auguriamo, ai dubbi e alle incertezze che rischiavano di arrecare ulteriori danni alla categoria per ciò che concerne la sorte delle concessioni di suolo pubblico.
In allegato anche il comma 5 dell’articolo 10 del “Decreto semplificazioni” (DL n. 76/2020), solo ieri pubblicato in gazzetta, e che sarà oggetto di discussione parlamentare nelle prossime settimane, il quale recepisce un’altra istanza della categoria, fatta propria dalla nostra Associazione, estendendo al commercio su aree pubbliche l’agevolazione già riconosciuta dal richiamato art. 181 del “DL Rilancio” ai pubblici esercizi, ovverosia l’esclusione delle autorizzazioni di cui al Codice dei beni culturali per la posa in opera di elementi o strutture amovibili sulle pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico, fatta eccezione per le piazze, le vie o gli spazi aperti urbani adiacenti a siti archeologici o ad altri beni di particolare valore storico o artistico.
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