l decreto Rilancio è legge. “Tax credit” vacanze, ecobonus auto e moto: le novità per le famiglie

In porto, con la conversione in legge, il decreto Rilancio, la maxi-manovra da 55 miliardi e 266 articoli. A due giorni dalla scadenza del 18 luglio il Senato ha approvato definitivamente il provvedimento con voto di fiducia (159 favorevoli, 121 contrari, nessun astenuto), confermando senza modifiche il testo uscito dalla Camera il 9 luglio. Il Dl 34/2020 messo in campo dal governo per fronteggiare l’impatto economico della pandemia da Covid-19 prevede un ampio ventaglio di misure per imprese, partite iva e famiglie. Dal superbonus del 110% al reddito di emergenza passando per “tax credit” vacanze: ecco le novità che interessano le famiglie.
Rafforzate le agevolazioni (detrazioni al 110%) per interventi di efficienza energetica e misure antisismiche sugli edifici effettuati dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021. Per le persone fisiche il bonus si applica per gli interventi realizzati sulle seconde case. Escluse abitazioni di lusso, ville e castelli. Potranno invece usufruire dello sconto fiscale i proprietari delle villette a schiera. I tetti di spesa detraibile variano in base al tipo di abitazione. Gli interventi possono essere fatti cedendo il superbonus alle imprese che eseguono i lavori o ad un istituto finanziario. Prevista la possibilità di riconoscere la detrazione fiscale ai cittadini, o il credito d’imposta alle aziende, in caso di sconto in fattura o cessione, anche per spese o fatture emesse a stato avanzamento lavori.

Incentivi fino a 3.500 euro per chi acquista un’auto Euro 6 (categoria che comprende anche vetture a benzina e gasolio) e rottama un mezzo vecchio almeno di 10 anni. L’incentivo si dimezza senza rottamazione. Il bonus vale fino al 31 dicembre 2020 per auto con prezzi fino a 40mila euro. Per auto green l’incentivo arriva a 10mila euro per le elettriche e a 6.500 per le ibride. Per moto e motorini elettrici o ibridi l’ecobonus nel 2020 sale fino a 4mila euro in caso di rottamazione di un vecchio due ruote. Incentivo anche senza rottamazione, ma fino a 3mila euro.

Reddito di Emergenza

È un sostegno straordinario al reddito rivolto ai nuclei familiari in condizione di necessità economica che, nel periodo emergenziale da COVID-19, non hanno avuto accesso alle altre misure di sostegno previste dal Decreto Cura Italia. Le domande di accesso al Rem devono essere presentate entro il mese di luglio 2020. Il beneficio è corrisposto in due quote (ovvero può essere erogato per due volte); l’importo di ciascuna quota è compreso fra 400 e 800 euro, a seconda della numerosità del nucleo familiare e della presenza di componenti disabili gravi o non autosufficienti (in questo ultimo caso fino a 840 euro). Il Rem è riconosciuto ai nuclei familiari residenti in Italia se in possesso dei seguenti requisiti: – un reddito familiare nel mese di aprile 2020 inferiore al beneficio Rem; – un valore ISEE inferiore a 15.000 euro; – un valore del patrimonio mobiliare familiare riferito al 2019 inferiore a una soglia di euro 10.000, accresciuta di 5.000 euro per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di 20.000 euro. Il massimale è incrementato di 5.000 euro in caso di presenza nel nucleo familiare di un componente disabile o non autosufficiente. Il Rem non è compatibile con la presenza nel nucleo familiare di titolari di pensioni dirette o indirette (ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità), titolari di rapporto di lavoro dipendente la cui retribuzione lorda sia superiore alla quota Rem, percettori di Reddito di cittadinanza.

Tax Credit Vacanze
Per le famiglie con Isee non superiore a 40.000 euro il Dl Rilancio prevede un credito d’imposta utilizzabile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 per i pagamenti di servizi turistici sul territorio nazionale. Il bonus, pari a un massimo di 500 euro per nucleo familiare, è usufruibile per l’80% come sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore del servizio, il restante 20% come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi della famiglia. Lo sconto dell’80% sarà rimborsato al fornitore del servizio – hotel, bed and breakfast ad esempio – sotto forma di credito di imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, con facoltà, in alternativa, di cessione a terzi, anche a banche o intermediari finanziari.

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