Piano Piccolo Commercio, un passo importante per avviare il rilancio dei negozi di vicinato

All’indomani della presentazione ufficiale del piano strategico volto al miglioramento dell’attrattività delle aree del sistema commerciale e il reinserimento dei locali sfitti nel circuito economico a partire dal triennio 2018/2020, Confesercenti Parma tiene a sottolineare quanto questo tipo di iniziative, condivise e di ampio respiro vadano considerate come il primo passo di un percorso a lungo termine.
In particolare, nel piano elaborato dall’amministrazione comunale in condivisione con la nostra associazione, Ascom e la collaborazione tecnica del Politecnico di Milano URB&Com Lab, sono indicate una serie di iniziative sinergiche che confermano la correttezza delle valutazioni proposte da Confesercenti Parma e sulle quali da tempo abbiamo concentrato le nostre forze al fianco dei nostri associati.
Ad aprile, nell’importante incontro sulla sicurezza tenutosi presso la nostra sede, le principali soluzioni proposte sono partite proprio dalla riqualificazione, anche urbanistica, sociale e culturale e il recupero delle aree o dei siti degradati per eliminare i fattori di marginalità e di esclusione sociale e promuovere la cultura del rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile.
E’ con viva soddisfazione quindi che Confesercenti Parma si appresta a collaborare con gli altri attori coinvolti per raggiungere l’obiettivo primario di dare voce, visibilità e non abbandonare mai i piccoli commercianti, componenti fondamentali del tessuto sociale di una città moderna e vivibile.
Di seguito le 10 azioni che compongono la strategia del Piano Piccolo Commercio:
1) Integrazione dei Progetti di Valorizzazione Commerciale “Oltretorrente-P.za Ghiaia” e “Garibaldi-Saffi” – “Farini-Repubblica” con contestuale adozione di variante al RUE con l’obiettivo di:
a) ad assicurare il decoro delle aree e il rilancio dei locali sfitti/inutilizzati dal punto di vista commerciale da oltre tre mesi, insistenti negli assi commerciali principali, attraverso:
* la tamponatura delle vetrine, eventualmente attraverso pannelli/pellicole uniformati, al fine di assicurare il decoro e l’immagine coordinata dei fronti commerciali;
* il possibile impiego dei locali sfitti/inutilizzati, quali spazi commerciali meramente espositivi, anche al fine di renderli attrattivi nell’ottica del reinserimento nel circuito commerciale, attraverso la riduzione/abbattimento dei tributi locali Tari ed imposta sulla pubblicità;
* la riduzione del canone per occupazione di suolo pubblico (Cosap) per le aree esterne, prospicienti i locali insistenti in zone che presentano fenomeni di desertificazione commerciale e/o da valorizzare.
b) consentire l’ampliamento degli esercizi di vicinato già esistenti fino a 400 mq di superficie di vendita in tutte le destinazioni urbanistiche del Centro Storico in cui non sia già previsto l’insediamento di tali tipologie di strutture, per massimizzare la continuità dei fronti commerciali assicurando una possibilità di sviluppo gli esercenti già in attività.
2. Emissione di una serie di avvisi pubblici, finalizzati ad incentivare la nascita di nuovi negozi attrattivi ed attività di somministrazione a basso impatto in locali commerciali sfitti/inutilizzati da almeno 3 mesi, attraverso l’erogazione di contributi per spese di investimento fino ad un massimo di 10.000 euro per singolo progetto presentato. La finalità è quella di perseguire il riutilizzo dei locali sfitti, con i connessi vantaggi dal punto di vista commerciale e del presidio sociale e la nascita di nuovi posti di lavoro. Le prime zone individuate sono Borgo Romagnosi, le Gallerie di Via Mazzini in previsione dell’apertura del Ponte Romano e Via D’Azeglio in previsione dell’apertura della Galleria Culturale presso la Crociera dell’Ospedale Vecchio.
3. Approvazione in formulazione definitiva, dei nuovi Criteri qualitativi per il rilascio delle autorizzazioni per le medie strutture di vendita, dopo il periodo di sperimentazione durato circa un anno e mezzo.
Al Regolamento definitivo saranno apportate una serie di integrazioni e modifiche per massimizzarne l’efficacia, ad es. con riferimento alle medie strutture che intendono insediarsi nel Centro Storico e Oltretorrente verrà disposta l’ulteriore riduzione della partecipazione economica perequativa, al fine di rendere maggiormente attrattivo il centro rispetto anche a possibili fenomeni di evasione verso i centri commerciali esterni. I nuovi Criteri hanno condotto al reperimento di risorse già impegnate e quindi disponibili per circa 400.000 euro che saranno destinate ai bandi di concorso di cui al punto precedente.
4. Avvio di un progetto pilota, con il coinvolgimento dei proprietari di immobili per la valorizzazione integrata delle attività economiche urbane che consenta di monitorare le dinamiche localizzative e valutare l’impatto delle diverse politiche comunali incidenti su uno specifico contesto (urbanistica, edilizia, cultura, viabilità ed ambiente), per il recupero degli spazi sfitti e l’insediamento di nuove attività sinergiche con il commercio su area pubblica, le produzioni culturali e creative innovative (coworking, incubatori/start up, artigianato digitale, etc.).
5. Integrazione ed aggiornamento delle informazioni costruite nell’ambito del Piano Strategico del centro Storico di Parma (D.D. n. 2014-2563 del 11/12/2014): mappatura attività commerciali OpenStreetMap, monitoraggio presenze attraverso software Tim/Olivetti.
6. Adozione di politiche di contesto (ad es. cultura, viabilità, ambiente) per la pedonalizzazione di alcune aree del Centro Storico, quali ad es. B.go G. Tommasini, B.go Nazario Sauro, Borgo XX Marzo, etc.
7. Analisi ai fini della trasformazione in prossimità degli assi commerciali con presenza di negozi di vicinato, dei parcheggi a righe blu in parcheggi a sosta gratuita temporanea con inizio dalle aree di Via Trento, Via S. Leonardo, Via Emilia Est (fino all’Arco di S. Lazzaro).
8. Predisposizione di un regolamento di salvaguardia in relazione all’esercizio di attività commerciali e artigianali, diretto ad assicurarne la compatibilità con le funzioni territoriali in ordine alla viabilità, alla mobilità dei consumatori, all’ambiente, alla prevenzione dell’abuso di
alcoolici, all’arredo urbano ed al tessuto circostante, ivi compreso il patrimonio culturale (divieto di insediamento di attività incongrue quali Open Shop, etc.).
9. Sostegno ad attività di ristrutturazione di attività commerciali e artigianali in previsione di Parma 2020 e con riferimento a Parma UNESCO City of Gastronoy attraverso Consorzi di Garanzia.
10. Razionalizzazione del sistema della Ghiaia con rilancio del settore merceologico alimentare attraverso la riqualificazione qualitativa della proposta mercatale bisettimanale e attraverso la creazione di un mercato alimentare coperto di qualità in P.le San Bartolomeo.