Studi di settore: lettera del Presidente R.E.T.E. Imprese Venturi al Ministro Padoan

Ill.mo Ministro,
l’Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato, sul proprio sito internet, la versione 1.0.0 del software GERICO, necessario per la applicazione degli studi di settore.
Pur dando atto che tale pubblicazione è avvenuta in anticipo rispetto a quanto accaduto negli ultimi anni, ritengo tuttavia necessario portare alla Sua attenzione le gravose difficoltà operative che le piccole e medie imprese – alle quali si applicano tali studi – nonché coloro che sono chiamati ad assisterle, saranno costretti ad affrontare per l’effettuazione della corretta liquidazione delle imposte dovute.
Innanzitutto, la mera pubblicazione del software GERICO non comporta la possibilità di un uso immediato dello strumento ai fini della compilazione delle dichiarazioni e nel calcolo dell’ammontare delle imposte da versare; infatti, i produttori di software – sulla base delle specifiche tecniche pubblicate dall’Amministrazione – stanno sviluppando i programmi informatici specificamente utilizzabili dalle imprese e dagli intermediari che attendono all’assistenza dei contribuenti, ma i relativi applicativi non saranno disponibili prima della fine del corrente mese di maggio.

Di conseguenza, a tre settimane dalla scadenza della data ultima per il versamento delle imposte relative al modello UNICO 2013, ossia il 16 giugno, le imprese e gli intermediari fiscali, di fatto, non sono ancora in condizione di effettuare una liquidazione corretta delle imposte dovute, né di avere certezze sulla possibilità di accesso alla disciplina del regime premiale, di cui non sono noti ancora i criteri di selezione, che comporterebbe innegabili benefici.

Si evidenzia, inoltre, la circostanza che la data del 16 giugno 2014 è anche quella stabilita per il versamento dell’acconto della nuova TASI nei Comuni che hanno provveduto ad approvare le delibere con le quali si fissano le aliquote e tutti gli altri elementi indispensabili per l’effettuazione del calcolo dell’importo dovuto entro la data del 23 maggio. Tale imposta, in fase di prima applicazione, sta creando rilevanti incertezze operative sia perché la gran parte dei Comuni non ha ancora provveduto all’approvazione delle relative delibere, sia perché estremamente differenziate e complesse sono le modalità di calcolo della prima rata, in particolare per quanto attiene ad aliquote, detrazioni e situazioni di esclusione previste nelle delibere sino ad ora adottate.
Deve essere, inoltre, tenuto presente che dal 6 giugno prossimo, i corrispettivi relativi alle operazioni con la PA, devono essere certificati obbligatoriamente con l’emissione di fatture elettroniche. Sebbene il nuovo adempimento costituisca un’importante modalità per il controllo della spesa pubblica ed un contributo alla modernizzazione del Paese, nella fase di avvio rappresenta un ulteriore onere.
La proroga del termine di versamento delle imposte relative al modello Unico e della TASI, diviene, dunque, indispensabile al fine di garantire ai contribuenti ed agli intermediari che li assistono un congruo lasso di tempo per gestire in maniera corretta i citati adempimenti.
Si ritiene pertanto necessaria, anche in ossequio ai principi di correttezza ai quali è improntato il rapporto tra Amministrazione finanziaria e contribuenti, l’emanazione di un apposito D.P.C.M., ai sensi dall’art. 12 del D. Lgs. n. 241 del 1997, con il quale prevedere che il pagamento delle imposte e dei contributi possa avvenire, oltre la data del 16 giugno 2014, senza versamento della maggiorazione dello 0,40%.
Si auspica, altresì, che il decreto recante l’accoglimento della richiesta, possa essere emanato con congruo anticipo rispetto alla data del 16 giugno.
Certi della Sua sensibilità alle istanze delle imprese da noi rappresentate, colgo l’occasione per salutarLa con cordialità.

Il presidente
Luca Venturi