La voce di Confesercenti Parma in piazza del Popolo a Roma


Confesercenti Parma è scesa in piazza del Popolo a Roma insieme ad almeno cinquantamila piccoli imprenditori, artigiani e commercianti (Confesercenti, Casartigiani, Cna, Confartigianato e Confcommercio). Una manifestazione pacifica al grido di “Se non c’è impresa non c’è Italia”,  a cui hanno aderito Pmi di tutt’Italia arrivate nella Capitale a bordo di 400 pullman, settemila posti treno e duemila posti aereo. Tutti per denunciare la situazione in cui versa l’economia reale del paese, quella sostenuta dallo sforzo di migliaia di PMI.

Molti anche i piccoli imprendiori giunti dalle zone dell’ Emilia-Romagna colpite dal terremoto e poi dall’alluvione: hanno esposti striscioni con accuse molto forti.

LA CRISI IN DATI. Un corteo pacifico, ma i cui messaggi sono molto forti. Rete imprese Italia, motore della manifestazione, ha snocciolato un po’ di numeri: 372 mila imprese chiuse nel nel 2013, mille aziende chiuse ogni giorno, negli ultimi cinque anni. È diminuita del 9 per cento la ricchezza prodotta, mentre è raddoppiata la disoccupazione, passata dal 6,4 per cento al 12,7, più di 1 milione duecento mila lavoratori hanno perso l’occupazione negli ultimi cinque anni. Intanto, sempre secondo i dati di Rete imprese Italia la pressione fiscale è arrivata al 44,3 per cento del Pil e quella per ogni euro di Pil dichiarato, la cosiddetta “pressione legale”, è al 54 per cento. La burocrazia costa alle Pmi 30 miliardi di euro l’anno, ma paga sempre di meno i propri crediti alle imprese.