Giudice del registro: “Basta PEC inattive, partono le sanzioni”

A partire dal 1° giugno 2016 il Registro Imprese, ai sensi della Direttiva del Ministero dello Sviluppo Economico, ha avviato i procedimenti per la cancellazione degli indirizzi PEC (posta elettronica certificata) non più attivi, revocati e non univoci (cioè non riferibili a un’unica impresa o riferibili a un professionista anziché all’impresa).
Ogni primo giorno del mese (escluso il mese di agosto) saranno pubblicati gli elenchi di imprese per cui dalle verifiche automatiche si è riscontrato che l’indirizzo PEC non è conforme alle vigenti disposizioni.
Ogni impresa indicata negli elenchi deve regolarizzare l’iscrizione del proprio indirizzo di posta elettronica certificata entro 45 giorni dalla pubblicazione dell’elenco all’Albo Camerale mediante:
l’iscrizione di un nuovo indirizzo di posta elettronica certificata, presentando quindi una pratica di variazione;
oppure
comunicazione all’Ufficio Conservatore della Camera di Commercio qualora venisse rinnovato l’indirizzo PEC già dichiarato.
Decorso il termine indicato, l’ufficio chiederà al Giudice del Registro delle imprese di cancellare l’indirizzo PEC non regolare.
Le conseguenze della mancata regolarizzazione
sospensione delle domande di iscrizione presentate successivamente al decreto di cancellazione emesso dal Giudice del Registro per un termine massimo di 3 mesi per le società e un termine massimo di 45 giorni per le imprese individuali, con invito a iscrivere un indirizzo PEC valido ed univoco
applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui all’articolo 2630 del codice civile per le società e di cui all’articolo 2194 c.c. per le imprese individuali poiché  l’omessa comunicazione entro i suddetti termini comporta il rigetto dell’istanza, che si intende come “non presentata”.
SI RICORDA INOLTRE CHE LA PEC È ORMAI L’UNICA FORMA DI COMUNICAZIONE USATA CON LE IMPRESE DALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
È molto importante consultare periodicamente la Pec. Tramite Pec, infatti, vengono notificati atti (ad esempio, avvisi di pagamento, accertamenti fiscali, ingiunzioni) il cui mancato riscontro entro un certo numero di giorni comporta la loro definitività o esecutività. Ormai, sia Equitalia sia l’Agenzia delle Entrate – come tanti altri uffici pubblici – notificano le proprie comunicazioni esclusivamente attraverso Pec.
Per avere informazioni sulla gestione della PEC, sul rinnovo e sulla comunicazione al registro imprese è attivo il relativo servizio al nostro interno. Per ogni informazione rivolgersi al Sig. Andrea Mazzoni telefono 0521/382624, e-mail affarigenerali@confesercentiparma.it . Considerando i tempi ristretti per l’adempimento (45 giorni) ed il periodo di chiusura estivo, vi preghiamo nel Vostro interesse, di contattare il nostro ufficio al più presto.